Osservare il cielo a -10°C il giorno del proprio compleanno
perché la vita è un brivido che vola via
è tutt'un equilibrio sopra la follia....
Grazie Luigi!
lunedì 18 luglio 2011
venerdì 8 luglio 2011
Titano, la luna che voleva fare il pianeta!
Che ne pensate della vita su una luna di Saturno dove la temperatura non va mai oltre i -180°C ? Ebbene, l'esobiologo della NASA Cris McKay sostiene che su Titano, potrebbero esserci dei batteri metanologi.
Sembra una ipotesi tanto affascinante quanto assurda, beh sarà l'argomento della mia prossima serata presso l'osservatorio di Casasco dedicata interamente alla più grande luna di Saturno.
L'esplorazione compiuta con la sonda Cassini ci ha restituito anche un quadro sempre più "parallelamente simile" a quello del nostro pianeta. Sulla Terra, l'acqua è il solvente degli aminoacidi, che ha anche svolto da mezzo di trasporto per la formazione di proteine e molecole più complesse producendo i mattoni della vita. Su Titano pare che sia il metano a svolgere questo compito.
Infatti più la sonda Cassini indaga su questo corpo celeste e più aumentano le somiglianze con il nostro. Il Lander Huygens ci ha mostrato letti fluviali, spiagge, paludi, coste e in particolare è atterrato in una zona fangosa impregnata di metano liquido.
Cassini dall'orbita in infrarosso ci mostra un'intricata rete di laghi, variazioni di dimensione e profondità imputabili a perturbazioni con piogge torrenziali di carattere stagionale. Pare addirittura che i laghi possano emigrare da emisfero ad emisfero, come? Be ne parleremo alla conferenza.
E sempre alla conferenza parleremo di come lo strumento Italiano Cassini Radar abbia dimostrato l'esistenza in superficie di laghi pieni di metano liquido, di laghi vuoti e riempiti dopo il transito di perturbazioni nuvolose...
Insomma un mondo tutto da scoprire, vi aspetto numerosi sabato 23 luglio 2011 alle ore 21 presso l'osservatorio di Casasco.
Sembra una ipotesi tanto affascinante quanto assurda, beh sarà l'argomento della mia prossima serata presso l'osservatorio di Casasco dedicata interamente alla più grande luna di Saturno.
L'esplorazione compiuta con la sonda Cassini ci ha restituito anche un quadro sempre più "parallelamente simile" a quello del nostro pianeta. Sulla Terra, l'acqua è il solvente degli aminoacidi, che ha anche svolto da mezzo di trasporto per la formazione di proteine e molecole più complesse producendo i mattoni della vita. Su Titano pare che sia il metano a svolgere questo compito.
Infatti più la sonda Cassini indaga su questo corpo celeste e più aumentano le somiglianze con il nostro. Il Lander Huygens ci ha mostrato letti fluviali, spiagge, paludi, coste e in particolare è atterrato in una zona fangosa impregnata di metano liquido.
Cassini dall'orbita in infrarosso ci mostra un'intricata rete di laghi, variazioni di dimensione e profondità imputabili a perturbazioni con piogge torrenziali di carattere stagionale. Pare addirittura che i laghi possano emigrare da emisfero ad emisfero, come? Be ne parleremo alla conferenza.
E sempre alla conferenza parleremo di come lo strumento Italiano Cassini Radar abbia dimostrato l'esistenza in superficie di laghi pieni di metano liquido, di laghi vuoti e riempiti dopo il transito di perturbazioni nuvolose...
Insomma un mondo tutto da scoprire, vi aspetto numerosi sabato 23 luglio 2011 alle ore 21 presso l'osservatorio di Casasco.
Leggero aggiustamento nei colori della Nordamerica
Ho effettuato un leggero aggiustamento nell'immagine della nebulosa nordamerica. La ripresa è stata effetuata interponendo un filtro astronomik CLS EOS-clip per ridurre linquinamento delle luci artificiali. In stampa ho avuto la netta sensazione che l'immagine avesse un certo viraggio verso il verde.
Cosa ne pensate?
martedì 5 luglio 2011
Che cielo!
Era mattina, il meteo lasciava sperare ben poco, ma col passare delle ore le condizioni migliorarono. Un riposo pomeridiano con la mia splendida ragazza ( il mio angelo nero) per un risveglio turbato dall'inquietudine di una serata di difficile realizzazione.
Poi la partenza, il viaggio tranquillo con la mia suzuki carica di strumentazione, il caldo allucinante ed afoso che lasciava sempre più spazio al fresco della collina per diventare poi fresco di montagna, il cartello pallavicino, per poi salire lungo la strada ripida ed asfaltata che porta al rifugio Piani di San Lorenzo.
La Suzuki che si arrampicava come un giaguaro lungo la stretta ma asfaltata strada, poi l'arrivo in cima con un cielo stupendo, limpido e di un colore blu elettrico senza l'ombra di una nuvola.
E venne sera, il cielo si tingeva di un blu sempre più scuro, una cena leggera a base di fusilli al Gorgonzola, due pezzi formaggio per me e un piattino di salame per il mio Angelo Nero poi tutti all'esterno con un termos di thè caldo.
La serata era molto umida, la condensa goggiolava ovunque e le difficoltà si moltiplicavano. Subito un problema alla pulsantiera mette in panne il puntamento dello strumento principale, un Newton da 200 mm f/5 della Telescope Service. Poi gli oculari fradici. Insomma problemi e problemi.
A mezzanotte e mezza quando la mia ragazza non ce la fa più e decide di coricarsi in foresteria provo l'ultimo tentativo, il syn scan è out, allora metto la fotocamera Canon 350D modificata su astroinseguitore Vixen e lancio una sequenza di 30 riprese da 3 minuti della nord america... poi il dubbio, la condensa... ecco prendo la fascetta anticondensa della Orion, la collego alla batteria e riparto da zero con la sequenza. Ecco a voi il risultato:
Dopo le 4,30 del mattino mentre il cielo schiarisce e si ode in lontananza il grugnire dei cinghiali entro anche io in rifugio, asciugo la strumentazione ( per quel che si può fare ) e cado tra le braccia di Morfeo.
Alla mattina un dolce risveglio ancora in compagnia del mio Angelo nero, alla quale dedico questa foto. Un'abbondante colazione, veramente abbondante e poi il ritorno a casa, di nuovo nella calda e afosa pianura padana dove cercherò di risolvere i problemi alla pulsantiera con l'aggiornamento del software synscan.
Poi la partenza, il viaggio tranquillo con la mia suzuki carica di strumentazione, il caldo allucinante ed afoso che lasciava sempre più spazio al fresco della collina per diventare poi fresco di montagna, il cartello pallavicino, per poi salire lungo la strada ripida ed asfaltata che porta al rifugio Piani di San Lorenzo.
La Suzuki che si arrampicava come un giaguaro lungo la stretta ma asfaltata strada, poi l'arrivo in cima con un cielo stupendo, limpido e di un colore blu elettrico senza l'ombra di una nuvola.
E venne sera, il cielo si tingeva di un blu sempre più scuro, una cena leggera a base di fusilli al Gorgonzola, due pezzi formaggio per me e un piattino di salame per il mio Angelo Nero poi tutti all'esterno con un termos di thè caldo.
La serata era molto umida, la condensa goggiolava ovunque e le difficoltà si moltiplicavano. Subito un problema alla pulsantiera mette in panne il puntamento dello strumento principale, un Newton da 200 mm f/5 della Telescope Service. Poi gli oculari fradici. Insomma problemi e problemi.
A mezzanotte e mezza quando la mia ragazza non ce la fa più e decide di coricarsi in foresteria provo l'ultimo tentativo, il syn scan è out, allora metto la fotocamera Canon 350D modificata su astroinseguitore Vixen e lancio una sequenza di 30 riprese da 3 minuti della nord america... poi il dubbio, la condensa... ecco prendo la fascetta anticondensa della Orion, la collego alla batteria e riparto da zero con la sequenza. Ecco a voi il risultato:
Dopo le 4,30 del mattino mentre il cielo schiarisce e si ode in lontananza il grugnire dei cinghiali entro anche io in rifugio, asciugo la strumentazione ( per quel che si può fare ) e cado tra le braccia di Morfeo.
Alla mattina un dolce risveglio ancora in compagnia del mio Angelo nero, alla quale dedico questa foto. Un'abbondante colazione, veramente abbondante e poi il ritorno a casa, di nuovo nella calda e afosa pianura padana dove cercherò di risolvere i problemi alla pulsantiera con l'aggiornamento del software synscan.
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